Disciplina senza pubblico ma ricca di valore scientifico, il safari fotosub porta a galla la biodiversità marina e contribuisce al censimento delle specie. Scopri come funziona
Nato all’inizio degli anni settanta con il nome di caccia fotosub, il safari fotografico subacqueo consiste nel catturare, con l’obiettivo di una fotocamera, il maggior numero di pesci di specie diversa, rispettando l’ambiente marino e i principi della fotografia. Attualmente questa disciplina, regolamentata da Fipsas, comprende quattro categorie: apnea master, apnea compatte, ARA master e ARA compatte. Vince chi ottiene più punti riuscendo a immortalare il maggior numero di specie. Se ne conteggia una per ogni scatto.

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