foto spia

La kei car elettrica di Byd potrebbe essere così

Sul web circola la foto di una kei car camuffata del marchio Byd, colosso cinese nel campo delle auto elettriche. Ma per conquistare il cuore del mercato in Giappone serve avere anche auto lunghe non più di 3,40 metri

Matteo Solinghi

Il colosso cinese Byd si starebbe preparando a sfidare le potenze giapponesi nel segmento delle kei car, auto dalle dimensioni ultracompatte e dai costi di acquisto e gestione molto risicati. L’audace concorrente delle più diffuse kei car sul mercato del Sol Levante sarebbe una mini-auto 100% elettrica, stando a quanto riportato dai colleghi di carnewschina.com. Un indizio è la foto spia trapelata dal web che sta facendo il giro del mondo. Tale foto, in apertura di articolo, ritrae un prototipo in fase di test, con carrozzeria camuffata come da prassi.

BYD SEAL U DM-i

La kei car elettrica di Byd

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Elementi caratterizzanti dell’auto sono – come molte kei car – le forme estremamente squadrate, per massimizzare gli spazi interni per bagagli e passeggeri; le ruote poste all’estremità della carrozzeria, per incrementare l’agilità in contesti cittadini; le porte posteriori scorrevoli; e il doppio montante anteriore, come da normativa giapponese. A proposito: la regolamentazione prevede che le kei car non debbano eccedere nei 3,40 metri di lunghezza, 1,48 di larghezza e 2,00 di altezza, motivo per cui hanno tutte forme molto squadrate, quasi buffe e poco filanti. Non solo: non possono erogare più di 64 Cv di potenza massima. Secondo alcune fonti giapponesi, la kei car di Byd dovrebbe avere una batteria da 20 kWh in grado di assicurare 180 km di autonomia, con ricarica fino a 100 kW ed una pompa di calore. Il prezzo potrebbe aggirarsi poco sopra il corrispondente di 15.000 euro e l'arrivo potrebbe essere previsto per il 2026.

Suzuki Hustler

Il mercato delle kei car

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Come anticipato, il mercato delle kei car è un segmento di fondamentale importanza in Giappone, capace di attirare – grazie anche ad agevolazioni fiscali e a vantaggi sui parcheggi – il 35% degli automobilisti giapponesi. Ciò nonostante i tagli agli incentivi nel 2014, tra cui un aumento del 50% delle tasse sulle kei car. E Byd potrebbe inserirsi in un così competitivo mercato giocando un ruolo di primaria importanza: essere il primo costruttore straniero a proporre una kei car 100% elettrica.

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