CURIOSITà

Ferrari, un menu del ristorante Cavallino tutto dedicato alle supercar

Nel famoso ristorante di Maranello, nato dalla collaborazione tra la casa e Massimo Bottura, debutta un percorso di piatti, ispirati ai modelli iconici della mostra in corso al Museo Enzo Ferrari di Modena

Maurizio Bertera

Era il momento azzeccato perchè il Cavallino di Maranello, il ristorante nato dalla collaborazione tra la Ferrari e Massimo Bottura, lo chef italiano più famoso nel mondo, rendesse omaggio alle icone che vengono fabbricate nello stabilimento di fronte al locale. Lo fa con il nuovo menu Supercars, ispirato alle protagoniste dell’omonima mostra (aperta al pubblico fino al 17 febbraio 2026) ospitata dal Museo Enzo Ferrari di Modena che racconta i modelli che hanno rappresentato le pietre miliari della storia di Ferrari e dell'auto sportiva in generale. Sette piatti, sei auto simbolo più un dessert originalissimo quale Speedform che, come una Ferrari ancora coperta da un telo prima del debutto, gioca con forme indefinite. Per la cronaca viene realizzato con zabaione, Aceto Balsamico Villa Manodori e marasche. Non è un caso che il menu sia nato dalla creatività degli chef Riccardo Forapani (modenese Doc e per 13 anni nella brigata dell'Osteria Francescana di Bottura) e Virginia Cattaneo (brianzola, da quattro anni al Cavallino)  in sinergia con il Centro Stile Ferrari.

75 ANNI DI STORIA

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Giusto ricordare cosa rappresenti il Cavallino, per decenni l'ufficio "gastronomico" di Enzo Ferrari a pochi metri dallo stabilimento, aperto nel 1950. Qui, in una sala privata del locale, praticamente a ogni pranzo sino alla scomparsa, il Drake discuteva di strategie con i suoi uomini più fidati, parlava di attualità e si rilassava preferibilmente con tagliatelle e filetti. Massimo Bottura, oltre a ristrutturarlo in stile contemporaneo (con le pareti che ospitano raccolte celebrative di fotografie, poster, souvenir e cimeli), ha voluto dare "una nuova prospettiva e un nuovo modo di far vivere la cucina modenese: la tradizione in evoluzione". Aperto il 15 giugno 2021, il ristorante accoglie un pubblico veramente trasversale: il mondo Ferrari (dai piloti ai manager), figure della F.1 (tecnici, designer, sponsor), un mare di turisti, stranieri in primi, che vengono da tutto il mondo per visitare Maranello, famiglie del posto, gourmet curiosi di scoprire la visione "botturiana" delle ricette emiliane come i nuovi piatti. Nella prima categoria ci stanno a pieno titolo la Crème Caramel al Parmigiano Reggiano, i Tortellini del Tortellante, il Cotechino alla Rossini, la Nostra Zuppa Inglese. Tutti con il tocco d'autore. E poi il nuovo menu Supercars con piatti che portano il nome di un modello.

SETTE (GRANDI) PIATTI

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Ed ecco due antipasti quali 288 GTO e F40: rispettivamente un'ostrica alla brace con gelatina di pomodoro e ciliegie, spuma di mozzarella, basilico e un' animella con fondo piccante, prugne, aglio nero, mostarda di limone. Per la F50 è stata creata una ricetta dove le linguine di Gragnano e l'astice grigliato e la sua bisque sono esaltati da una salsa al prezzemolo e gel di limone. Altro primo piatto è Enzo: clamorosi tortellini di anguilla con dashi, Parmigiano Reggiano e uva Grasparossa. Ingredienti ricchi in omaggio a LaFerrari: storione, peperone, fondo di carne, nero di seppia e Caviale Oscietra Calvisius. Poi l'immancabile piccione con cipollotto, rabarbaro, rosa e abete rosso per celebrare la F80. A chiudere come detto, il dessert Speedform. Meglio le auto citate o i nuovi piatti del Cavallino: ai palati fini e "malati" di Ferrari l'ardua risposta. 

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