Nba playoff

Mitchell show, Cleveland si rimette in piedi. Denver piega Okc al supplementare

Con 43 punti della loro stella, i Cavs riaprono la serie (1-2) con Indiana. Serata no di Jokic, Shai non brilla: ma i Thunder cadono al supplementare (2-1 Nuggets)

Riccardo Pratesi
INDIANAPOLIS, INDIANA - MAY 09: Donovan Mitchell #45 of the Cleveland Cavaliers takes a shot against Tyrese Haliburton #0 and Myles Turner #33 of the Indiana Pacers during the first quarter of game three of the Eastern Conference Semifinals at Gainbridge Fieldhouse on May 09, 2025 in Indianapolis, Indiana. NOTE TO USER: User expressly acknowledges and agrees that, by downloading and or using this photograph, User is consenting to the terms and conditions of the Getty Images License Agreement.   Justin Casterline/Getty Images/AFP (Photo by Justin Casterline / GETTY IMAGES NORTH AMERICA / Getty Images via AFP)

Cleveland si rimette in piedi, riapre in Gara 3 la serie con i Pacers vincendo ad Indianapolis. Oklahoma City si mette nei guai invece, perdendo Gara 3 contro i Nuggets al supplementare, a Denver, finendo così sotto 1-2 nella sua serie di secondo turno dei playoff 2025. Nottate contrapposte dunque per le teste di serie numero 1 rispettivamente di Est e Ovest: i Cavaliers si godono un Donovan Mitchell sontuoso da 43 punti che vale l’1-2, i Thunder vedono Shai Gilgeous-Alexander fare cilecca la rara volta in cui Nikola Jokic stecca la partita. Non approfittarne è peccato mortale. La doppia Gara 4 è in programma domenica 11 maggio: dalle 21.30 ora italiana a Denver, poi a seguire, dalle 2 della notte di lunedì, quella di Indianapolis. 

Gregg Popovich riappare in pubblico dopo l'ictus che lo ha colpito nel novembre del 2024. Il coach più vincente nella storia della NBA è intervenuto in conferenza stampa, la prima da presidente dei San Antonio Spurs. Si è tolto la felpa mostrando una maglietta con scritto "El Jefe" e ha dichiarato: "Non sono più l'allenatore, ora sono il capo". Durante questa stagione il suo posto sulla panchina di San Antonio è stato preso da Mitch Johnson, già assistente di Popovich prima del malore dello scorso novembre. Alla guida di San Antonio dal 1996, per "El Jefe" 1.390 vittorie in regular season, 170 ai playoff, 5 titoli NBA e l'ingresso nella Hall Of Fame di Springfield

indiana pacers-Cleveland cavaliers 104-126 (serie 2-1)

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Spalle al muro, Cleveland reagisce da legittima testa di serie numero 1 della Eastern Conference. Sotto 0-2 nella serie, reduce da due k.o. interni, sbanca la Gainbridge Fieldhouse dominando. Grazie anzitutto al suo miglior giocatore, Donovan Mitchell, che imperversa e chiude con 43 punti. Grazie ai rientri degli acciaccati Evan Mobley (strepitoso in difesa), Darius Garland e Deandre Hunter, grazie a 18 rimbalzi d’attacco e alla difesa a zona sfoderata da Coach Atkinson, l’allenatore dell’anno Nba. I Pacers toppano fragorosamente la partita: si salvano soltanto due riserve, TJ McConnell e Ben Mathurin. Tyrese Haliburton fa addirittura scena muta: segna appena 4 punti tirando 2/8 dal campo. Troppo poco per salire 3-0 nella serie. 

la partita

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Cleveland ritrova Garland (alluce) dopo 4 gare d’assenza, Mobley (caviglia) e Hunter (pollice) dopo i forfeit di Gara 2. 11-0 Cavs al pronti-via. Poi 25-10, ma l’effervescenza di McConnell ricarica i Pacers che tornano sotto. 32 pari a fine 1° quarto per la tripla di Ben Sheppard sulla sirena. Già 12 punti per Myles Turner. Cleveland domina a rimbalzo offensivo (13 nei primi 24’) e la difesa a zona mette in crisi Indy: arriva il nuovo allungo del 61-40. I Cavs hanno dunque la forza per una seconda accelerata dopo che Indiana ha ricucito il primo strappo. 66-45 a metà gara. Mitchell 17 punti, Mathurin 13, ma il 5/18 di Indy da 3 dice tutto. Poi 73-49 ospiti, Coach Carlisle e Thomas Bryant beccano un tecnico ciascuno per proteste. 97-79 dopo 36’. McConnell, sempre lui, riporta i Pacers sino al -11, sul 93-104, con le scorribande in penetrazione. Ma stavolta i Cavs non ci ricascano. Stavolta Mitchell replica da campione: niente rimonta subìta. Stavolta Cleveland vince e riapre la serie.

 Indiana: Mathurin 23 (3/3, 3/8, 8/9 t.l.), Siakam 18, Turner 15. Rimbalzi: Nesmith 7. Assist: McConnell 7.

Cleveland: Mitchell 43 (9/16, 5/13, 10/14 t.l.), Strus 20, Allen 19. Rimbalzi: Mobley 13. Assist: Strus 7.

Denver Nuggets center Nikola Jokic (15) argues after he was called for a foul in the first half of Game 3 in the Western Conference semifinals of the NBA basketball playoffs against the Oklahoma City Thunder, Friday, May 9, 2025, in Denver. (AP Photo/David Zalubowski)

denver nuggets-Oklahoma City Thunder 113-104 d.t.s. (serie (2-1)

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Denver fa valere l’esperienza. Barcolla per tutta la gara, complice la rara serata no di Nikola Jokic, eppure riesce a non cadere, a tenere in piedi la partita sino alla volata. Quando Aaron Gordon salva i Nuggets forzando il supplementare che la squadra di casa poi domina 11-2. Perché i giovani Thunder sotto pressione si disuniscono, vanno in tilt in attacco. Shai Gilgeous-Alexander finisce 7/22, dal campo, non approfitta dell’8/25 del Joker, da soli 20 punti, e il 9/35 da 3 non lascia scampo alla squadra di Coach Daigneault. Dunque la testa di serie n-1 della Western Conference va sotto 1-2 nella serie, è nei guai. Difficile immaginare che il serbo tiri ancora così e se Jamal Murray, Michael Porter e Gordon si ripetono diventa dura. I confronti diretti stagionali sono stati 7: Denver ne ha vinti 4, non è avanti per caso. 

Denver Nuggets guard Jamal Murray (27) goes up for a basket between Oklahoma City Thunder forwards Jaylin Williams (6) and Jalen Williams (8) in the first half of Game 3 in the Western Conference semifinals of the NBA basketball playoffs Friday, May 9, 2025, in Denver. (AP Photo/David Zalubowski)

la partita

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Jokic si presenta alla Ball Arena vestito da Joker, con l’abbigliamento del film. Con cattive intenzioni. Subito 17-8 Thunder comunque. La zona dei Nuggets è modesta, bucata nel pitturato: 28-22 ospiti a fine 1° quarto. Chet Holmgren già con 11 punti. Russell Westbrook cambia la partita con la sua energia, Porter segna i suoi primi 5 tiri, ma i Thunder sono più atletici, più fisici e soprattutto difendono. Mentre i Nuggets se ne dimenticano troppo spesso. 56-51 ospiti all’intervallo. Ai Denver va di lusso: Jokic tira 2/9, ha 5 palle perse e solo 8 punti. Il 4/18 da 3 dei Thunder la tiene in corsa. Un appoggio a canestro di Jokic vale il 71-69, primo vantaggio dei Nuggets della ripresa, poi due triple di fila di Alex Caruso valgono l’allungo Thunder per l’83-80 dopo 36’. Non riescono a chiuderla, comunque, nervosi e preoccupati. Si arriva in volata nonostante Jokic litighi col canestro in ogni modo immaginabile. Con lui e Shai in serata no, sono Jalen Williams e Murray a far canestro. 102 pari sulla tripla di Gordon a 26” dalla fine. Shai sbaglia ancora, ultimo possesso Denver con 2” da giocare. Sulla sirena di fine regolamentari Jokic tira da 3. Niente da fare. Overtime, dunque. E i Nuggets segnano quasi sempre, i Thunder una volta sola. Denver vince la partita e adesso può cominciare a credere nella serie… 

Denver: Murray 27 (7/14, 2/5, 7/8 t.l.), Gordon 22, Porter 21. Rimbalzi: Jokic 16. Assist: Murray 8.

Oklahoma City: Jal. Williams 32 (8/14, 3/7, 7/8 t.l.), Holmgren/Gilgeous-Alexander 18. Rimbalzi: Holmgren 16. Assist: Gilgeous-Alexander 7.

Oklahoma City Thunder center Isaiah Hartenstein (55) blocks a shot by Denver Nuggets forward Aaron Gordon (32) in the first half of Game 3 in the Western Conference semifinals of the NBA basketball playoffs Friday, May 9, 2025, in Denver. (AP Photo/David Zalubowski)
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