Il Ceo di Renault conferma l'impegno sportivo di tutti i marchi del Gruppo, da Alpine a Dacia. "Abbiamo una squadra che si sta dannando per raggiungere i risultati che merita"

"Voglio approfittare della Gazzetta dello Sport per ribadire che non abbiamo nessuna intenzione di cedere il team Alpine o di lasciare la Formula 1". È un Luca De Meo categorico quello che risponde alle nostre domande a margine della presentazione della nuova Alpine A390, l'elettrica sportiva protagonista a Dieppe, vicino alla storica fabbrica Alpine. "La competizione è al centro della strategia Alpine", ha proseguito, "e Renault ha i mezzi per poterla affrontare: abbiamo una squadra che si sta dannando per raggiungere i risultati che merita, alla Dakar siamo presenti in modo onorevole con Dacia, nel Mondiale Endurance abbiamo ottenuto i primi podi, quindi proseguiamo su questa strada".

Avanti con l'elettrico
—De Meo ha voluto cogliere l'occasione per ribadire la volontà di proseguire sulla strada della mobilità elettrica: "L'elettrico sarà parte del mercato, in che misura dipenderà dalle decisioni politiche che saranno prese, se al 100, all'80 o al 50 per cento del totale; porterà alla crescita l'Europa. Credo che Renault abbia la credibilità e le competenze per potersi ritagliare uno spazio importante in questo segmento, come ha fatto con l'ibrido, in cui ha raggiunto una quota del 20 per cento. Chi cerca un'elettrica trova nel nostro gruppo dalla Dacia all'Alpine, quindi può essere soddisfatto per ogni esigenza".

IL RUOLO DELLA UE
—Infine, il numero uno della Renault ha ribadito che la sua posizione, già espressa quando era presidente dell'Acea: "La cosa importante non è fissare scadenze o multe, ma sviluppare una strategia che permetta di perseguire gli obiettivi ambientali con soluzioni tecnologiche neutrali e su tutti i piani: industriale, delle energie, delle infrastrutture, del mining e altro ancora".

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