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Da Retegui ad Anguissa, apre il supermarket Serie A: le big d'Europa e la spesa in Italia
Il bello della Serie A e quel domani sempre in discussione: abbondano le critiche sulla qualità del nostro campionato, ma la verità è che i top player di casa sono sempre sulla bocca di tutti in Europa. Quelli che ci hanno lasciato negli ultimi anni e quelli destinati ad andarsene già nelle prossime settimane. A tal proposito, fa sensazione che nell’ultima finale di Europa League fossero in campo ben 10 calciatori dal passato recente in Italia. Soltanto nel Tottenham c’erano il protagonista Guglielmo Vicario, come il centrale Romero, l’esterno Udogie e il centrocampista Bentancur, mentre l’altro ex juventino Kulusevski mancava solo perché infortunato. Invece sul fronte Manchester United sono scesi in campo Onana, l’ex leccese Dorgu, gli ex atalantini Diallo e il danese Hojlund. Mentre la regia offensiva spettava a Bruno Fernandes, meteora nel nostro torneo ai tempi di Novara e Udine. E veniamo alla finale imminente di Champions League. Contro l’Inter il Psg schiererà SuperGigio Donnarumma, ma anche Hakimi (passato per una sola stagione dall’Inter) e in mezzo l’esperto Marquinhos, affermatosi nella Roma. Ma ai meno distratti non sfuggirà che oltre al rimpianto Kvaratskhelia, il Napoli ha lasciato andare anche lo spagnolo Fabian Ruiz, punto fermo del centrocampo di Luis Henrique.
i prossimi colpi in Italia
—Questa panoramica è istruttiva per capire bene quali siano le dinamiche del mercato. C’è chi viene sacrificato per le benefiche plusvalenze, c’è chi fa di tutto per cambiare indirizzo, ma anche chi viene sottovalutato. Più in generale i nostri calciatori mediamente traggono profitto dall’esperienza italiana. Spesso crescono per conoscenze tattiche e per personalità. Un esempio per tutti Reijnders, sbarcato due anni fa al Milan al costo di 20 milioni di euro. Ora come ora il Manchester City è pronto a spenderne 80 per avere l’olandese che in rossonero è stato capace di prestazioni super: sia per le geometrie, ma anche per le formidabili capacità realizzative. Il Milan sta provando a resistere, ma il solco appare ormai tracciato. E sulle sue orme bisogna fare attenzione anche al destino del portiere Maignan e del mancino Theo Hernandez, entrambi con un solo anno di contratto da milanisti. Fatale, allora, che la vendita di entrambi presto passi all’ordine del giorno per il neo d.a. Igli Tare. Sulla graticola ci sono un bel po’ di società. Ovviamente a fare la differenza sarà l’esito della rincorsa per la qualificazione alle coppe. Ad esempio la Roma ha ricevuto offerte allettanti per il centrale Ndicka, ma sinora ha tenuto tutti in attesa. In ogni caso un sacrificio sarà indispensabile, anche nella migliore delle previsioni per l’esito della stagione di Ranieri. E poi c’è il fronte Lazio, ancor più corposo. A Lotito negli ultimi giorni sono arrivate nuove lusinghe del Psg per il centrale spagnolo Gila: in questo caso si parla di un’offerta di 50 milioni. Una cifra boom, ma che va ripartita con il Real Madrid che si è riservato il 50% sulla rivendita del difensore cresciuto nella cantera Blanca. Sotto attenta osservazione ci sono anche il regista Rovella, come Zaccagni e il centravanti Castellanos. Per tutti loro sono emerse offerte da squadre straniere che giocano le coppe. Anche lo stesso Vecino, a scadenza di contratto, è stato incuriosito dal Betis Siviglia oltreché dallo stesso Como.
Le proposte per anguissa e retegui
—Neanche i neocampioni d’Italia del Napoli sfuggono alle incertezze. Il centrocampista Anguissa ha dalla sua una proposta importante del Chelsea e una clausola del contratto gli permette di valutare autonomamente quest’opzione. Ma De Laurentiis saprà convincerlo a restare in azzurro? La questione a breve diventerà di grande attualità. C’è una situazione di attesa anche all’Atalanta, considerato che il capocannoniere Mateo Retegui fa collezione di proposte interessanti. Nelle scorse settimane si era fatto avanti il Manchester United, ma ora anche l’Atletico Madrid ha fatto i primi passi per abbozzare l’ingaggio dell’italoargentino. A che prezzo? Ovviamente a Bergamo partono da richieste superiori ai 60 milioni di euro. E tra color che son sospesi c’è pure Moise Kean, padrone del suo destino con quella clausola da 52 milioni di euro che gli permetterebbe di sbarcare in Premier League senza che la Fiorentina possa battere ciglio. La partita è apertissima, Commisso farà il possibile per trattenerlo. L’esito, però, è incerto. Ogni vicenda ha le sue specificità, ma resta la convinzione generale che ogni estate porta cambiamenti spesso inevitabili. A volte necessari, altre meno. Tuttavia perché la ruota giri occorre tenere sempre il livello tecnico alto. Sinora il giochino è riuscito. Guai, però, a sbagliare la minima mossa.
Questo articolo è tratto da Calciomarket, newsletter G+ sui segreti del mercato a cura di Carlo Laudisa, pubblicata ogni domenica. Per iscriversi e per informazioni sulle altre newsletter della Gazzetta, clicca qui
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